Cripple Bastards / Sublime Cadaveric Decomposition 7”

fffffffffff

release date:

September, 2006

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LINE-UP:
Giulio the Bastard – vocals
Schintu the Wretched – bass
Der Kommissar – guitar
Al Mazzotti – drums
Label: Relapse records
released in fall 2006, Relapse Singles Series # 66, edition 2 of 6 in the “Slimewave” series. 1000 copies pressed on white/transparent + blue splatter vinyl, handnumbered

  • 1. Karma del riscatto
  • 2. Implacabile verso il suo buio
  • 3. L’uomo dietro al vetro opaco
  • 4. Sottoposti al taglio

Edition 2 of 6 for the Relapse Slimewave Series featuring exclusive songs from Cripple Bastards and Sublime Cadaveric Decomposition! Each edition is hand numbered to 1,000 copies and edition 2 comes white/blue splatter vinyl. These will never be repressed so get yours now! Highly collectible as each 7″ cover in the series is to be put together to form one 42″ x 42″ image of an alien autopsy! CB getting back on the track with brand-new unreleased studio material all sung in Italian. This split EP features part of their first studio experience abroad, at the legendary Studio Fredman in Sweden, and as a matter of fact, the production on this easily tops all the previous recordings. 4 tracks of hyperfast, massive Hate/Grind tracing a natural step forward in their evolution, combining the conceptual and lyrical extremism of a more evoluted “Misantropo..” idea with a solid musical structure developing what was started with the song on the Eyehategod split. On the other side, French sick grinders Sublime Cadaveric Decomposition complete the onslaught. Unfortunately, being this part of a puzzle-set, CB couldn’t give their own artwork and had to take for good the one Relapse imposed, which sucks too bad and doesn’t fit the CB’s graphical line at all.

> Comes with a 2 sided cover jacket w/ band infos inside, no inserts.

> Recorded and mixed by Fredrik Nordstrom at Studio Fredman, Gothenburg (Sweden) – April 2006 >> Mastered by Peter In De Betou / Taylor Maid Production (Sweden)

> CD comes in a wonderful packaging that consists of a foldout poster bent in many parts, including all the lyrics.

> Slimewave artwork & design by Mike Hrubocak.

LYRICS

Questa è l’ombra della mia croce e si espande a vista d’occhio sbavando scuro affronta il tempo poi darà un senso al male trascorso… hai deturpato anni di limpidezza troncato i passi di un eterno solo ma non dai un senso al male trascorso non rendi conto al vuoto che ti sovrasta…

Sono mani che si rafforzano incassando e sfregiando microtraumi che vietano il sorriso ai miei specchi guarda come mi hai ridotto – in cosa ricado ancora continuo a rialzarmi e ferire a caso anche morendo, a pezzi, senza te. Un elastico tenuto in tiro sotto marziali ginocchiate inferte un bambino sempre chiuso al buio – dall’angoscia scalcia contro cosa? Immortalità è reagire al pungolo dell’esaurimento e far vedere a chi aveva vinto che il traguardo non era lì…

Contro la tecnica del non voler mai dare risposte contro il murare nel ghiaccio ogni mia attenzione contro l’acidità del mondo-fuori a cui ti allinei >> patibolo dove finisci con chi esercita su di te. Dietro alla durezza del tuo rapportarti quel ritmo bulimico che non sai scansare… castrato a fuoco mi hai pressato a terra ma ora chi va avanti e chi annega qui??

ORA CHI VA AVANTI E CHI ANNEGA QUI?? (x 4)

Questa è l’ombra della tua croce da un esile cero sempre sottovento nel suo restringersi perde diottrie rattoppata in vano da due fondi in vetro.. hai deturpato anni di limpidezza troncato i passi di un eterno solo ma non dai un senso al male trascorso non rendi conto al vuoto che ti sovrasta…

(contemplo ulcere che si dilatano, autoimmuni) stritolato dall’infierire della tensione psichica ma i lineamenti che plasma tanta ingiustizia consacrano il mito della vendicatività.


Scegliere la via della vendetta dal set di ferri che cauterizzano il cuore solitudine sottovuoto stronca a pezzi leggi di strada e onore… Di non prenderti alle spalle non me n’è mai sbattuto un cazzo dentro ai reami della mia ossessione trionfa il culto dell’ingiustizia…

È il dolore che ci tempra ma tutto il male che mi hai offerto voglio rivederlo in fermo-immagine su ogni cm2 della tua pelle

Scegliere la via della vendetta dal set di ferri che cauterizzano il cuore solitudine sottovuoto stronca a pezzi leggi di strada e onore… Di non prenderti alle spalle non me n’è mai sbattuto un cazzo dentro ai reami della mia ossessione trionfa il culto dell’ingiustizia… SUL MIO TRACCIATO PIATTO C’É UN PERCHÉ

PS: Banovic Strahinja

Nell’estirpati gli occhi l’insegnamento questa Sua mano si prolunga nel tuo buio per lasciarti da Lui all’Eterno contemplare il Lavacro di quelle colpe che distillando forse chiuderà ogni conto


È un senso di esclusione che appiattisce inebria e sfianca ..studiando ogni movenza di chi scandaglia il pozzo da cui ogni mio incubo riparte – allontanandomi dall’aria ..pensando a chi lasci a casa, ai dettagli di ciò che hai in mente saluti di convenienza – “solo x distinti” con bava alla bocca imbratti la più innocente Icona di quell’opaco che c’è tra noi QUELL’OPACO CHE C’É TRA NOI (x 3)

L’uomo dietro al vetro vuol riallacciarmi al vecchio degrado ci conosciamo da sempre ma ci è precluso ogni contatto. Non c’è attacco più perfetto – cartacarbone dei miei sbagli Non c’è attacco più completo – i fallimenti del passato L’uomo dietro al vetro nemico inarrivabile profana l’unico tempio al quale immolo i miei affetti

Sei qui per pagare e svuotarti di quel peso che è la linea a cui sei costretto a sottostare… nel capirlo spiano il mio sguardo sui km tra il fondale di bile in cui mi trascino e l’abbraccio al liberato che non potrò MAI assaporare ..distanza barricata dietro ai soldi racchiude ogni venatura dell’opaco che c’è tra noi DELL’OPACO CHE C’É TRA NOI


Un treno che sfonda il tuo destino lanciato a tutto peso in discesa verso ——– Un ricordo di amicizia dilaniato senza perché come un treno ha tranciato il tuo destino ..contorto in sinfonie d’ossa lamine e carne dietro di sé e lì rimane la nostra casa ma alla sua porta oggi chi c’è… un monumento alla ripicca per chi ha annientato la nostra storia c’era un treno, una terra e il TUO destino

Alla prima tante scuse (incompatibile) non ne potevi un cazzo Per poi scoprirlo dai giornali – crollare all’alba col classico urlo dentro Alla terza un film scontato – da non riavvolgere né fermare L’ultima spiaggia una depressione il cui traguardo è l’esser normale

INCOMPATIBILI E TRADITI

PS: … alla tristezza che ci fa guida attraverso ogni notte Sparpagliata nelle psicosi di milioni d’occhi in diaspora